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Il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale contro l'ictus cerebrale. Secondo il Ministero della Salute in Italia l’ictus cerebrale rappresenta la terza causa di morte e prima causa di invalidità a livello mondiale.

In Italia ci sono 200.000 nuovi casi/anno di ictus – di cui circa l’80% è rappresentato da casi ischemici e di questi un quarto da recidive, mentre le emorragie sono meno frequenti, anche se con una mortalità molto più elevata. Per l’ictus ischemico, la mortalità nelle prime 4 settimane è del 20%, che sale al 30% entro i primi 12 mesi. Il tasso di prevalenza di ictus nella popolazione anziana (età 65-84 anni) italiana è del 6,5%, leggermente più alto negli uomini (7,4%) rispetto alle donne (5,9%). I tassi grezzi di incidenza nella popolazione italiana, in diverse località, variano tra 1,54 e 2,89 per 1000, anche in rapporto alla variabilità dell’età media delle popolazioni considerate.

In occasione della Giornata Mondiale, la World Stroke Organization ha lanciato la campagna ‘Minutes can save lives’/Ogni minuto è prezioso, con la quale si invita a riconoscere immediatamente i sintomi che ci possono allertare, ovvero: l'improvvisa comparsa di debolezza da un lato del corpo, bocca storta, difficoltà a parlare o a comprendere, minore forza di movimento in un braccio, una gamba o entrambi, vista sdoppiata o campo visivo ridotto, mal di testa violento e improvviso, stato confusionale, incapacità a coordinare i movimenti e a stare in equilibrio.